La rubrica di oggi “Conoscere per Tutelarsi” ha come intento quello di informare il consumatore dei pericoli e dei rischi che potrebbe incontrare acquistando articoli e creazioni artigianali contenenti Nickel.
Riteniamo sia molto importante essere consapevoli delle problematiche che possono essere causate da certi materiali con cui veniamo a contatto quotidianamente e ai rischi che si corrono se non prestiamo attenzione.
Il Nickel è presente in moltissimi articoli di uso quotidiano: dalle cerniere lampo dei jeans alle monete, passando per anelli, cinture, braccialetti, orecchini… perfino in alcuni utensili da cucina che utilizziamo quotidianamente.
Ricorda che la maggior parte dei metalli a contatto con il nostro corpo, in particolare modo se inseriti come nel caso di piercing, rilasciano Nickel, che viene assorbito dal nostro organismo. Ognuno di noi può tollerare una quantità limitata di questa sostanza, superata tale soglia, che è del tutto personale, si diventa allergici al Nickel.
Tale sostanza infatti, al di sopra dei personali limiti di tollerabilità, diventa problematica per la salute umana e causa:
- irritazioni cutanee, dermatiti, reazioni di ipersensibilità nelle zone della pelle a diretto contatto con questo metallo;
- disfunzioni renali e cardiache;
- riduzione dell’assorbimento e del metabolismo di altri ioni metallici quali calcio, magnesio, manganese, zinco;
- asma e bronchite cronica;
- disfunzioni muscolari;
- rilevante azione cancerogena.
La normativa vigente per la bigiotteria consente la presenza del metallo Nickel negli oggetti solo in piccolissime quantità: entro il limite di 0,2 mg/cm²/settimana – per gli oggetti inseriti in parti perforate del corpo; entro il limite 0,5 mg/cm²/settimana – per i prodotti a contatto con la pelle con uso prolungato.
È importante mantenere alto il livello di guardia e fortunatamente, non di rado, la Guardia di Finanza interviene mettendo sotto sequestro la merce non conforme, diversi sono gli esercizi commerciali che ne pagano le spese, incappando in spiacevoli sanzioni. Molti sono i prodotti contenenti un’alta percentuale di Nickel e nonostante questo venduti con etichettatura: “Nickel free”, purtroppo non veritiera, che trae in inganno il Cliente.
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